Le origini del paese risalgono all'epoca romana, quando l'insediamento aveva ancora l'aspetto di un forte, semplice, solo con il passare dei secoli la struttura si arricchì di merlature, da qui probabilmente deriva il nome.Il primo documento che fa riferimento a questa zona risale ai primi decenni del 1000, mentre un altro documento del 1100, conferma il possesso del Castello ai Conti Guidi, una delle famiglie nobili toscane più conosciute.
Il Castello grazie alla sua particolare posizione strategica, fu oggetto di tante lotte e compravendite.
Posizionato tra Prato, Firenze e Pistoia, dominava tutta la piana della città.
Nel 1254 i Guidi cedettero il Castello al Comune di Firenze per la somma di 5000 fiorini; anche Dante Alighieri parla dell'avvenimento nella sua Commedia.
Un altro episodio in cui il castello si vide protagonista, fu verso la fine del 1200 quando i ghibellini pratesi asserragliarono il borgo per poter da lì, rientrare nella loro città.
In passato la maggiore risorsa economica era l'agricoltura con la produzione di vino, olio e foraggio in collina, mais e saggina nella pianura paludosa.
Nel passato, tra le attività economiche di Montemurlo un posto di primo piano spettava all'agricoltura che produceva soprattutto vino e olio nella parte collinare e foraggio, mais e saggina nella pianura paludosa sottostante; tra le industrie del primo Ottocento, preminente era quella della paglia intrecciata, mentre tradizionale era l'escavazione nel suo territorio del cosiddetto marmo verde di Prato.
L'agricoltura produce olio, vino, cereali, frutta e ortaggi; tra le altre risorse vanno citate l'escavazione e la lavorazione del marmo e l'allevamento avicolo e suino.0